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Data: 20/09/2017 -

"Drogba? A me ricorda più Asprilla". Cittadella, prima doppietta per Kouamé

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"Giocavo per strada, con la maglia di Maradona addosso: l’ho usata così tanto che l'ho consumata". Dalle stradine impolverate di Abidjan, ai prati della serie B, Christian Kouamé è pronto alla consacrazione: ieri prima doppietta nel 4 a 0 tra Cittadella e Cesena. Dici Costa D'Avorio e subito pensi a Didier Drogba, ma uno dei suoi scopritori, il direttore sportivo dei veneti, Stefano Marchetti, non è del tutto d'accordo. "Sai, più che Drogba a me ricorda Faustino Asprilla, hai presente?" - dichiara Marchetti ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - "Veloce, fisico, tecnico, ha quelle caratteristiche. E' un giocatore completo, che attacca gli spazi. Certo deve migliorare e ha tutto il tempo per farlo. Deve affinare, come tutti i ragazzi della sua età, le capacità in area di rigore, quella malizia che solo il tempo può dargli: lo farà solo giocando".

Un paio di partite hanno convinto Marchetti, amore a prima vista... "Già. L'ho notato nelle finali del campionato Primavera 2015-2016. Christian giocava nell'Inter ma in realtà era di proprietà del Prato. Ho chiamato i toscani e da lì è partita la trattativa: mi era piaciuto troppo. Preso due anni fa logicamente era una scommessa, perché deve ancora crescere tanto.Giocava da "ragazzino", era un rischio per la prima squadra, ma aveva grandi qualità, ne valeva la pena. Poi ho avuto anche il piacere di conoscere il ragazzo Kouamé: serio, solare, con la testa sulle spalle. Sempre puntuale e disponibile durante gli allenamenti, c'è stata la conferma che ci sono tutti i presupposti per migliorare".

C'erano altre squadre su Kouamé? "Diciamo che io ci ho creduto, gli altri club non lo so: adesso Christian sta suscitando grande interesse. Due anni fa non era ancora pronto per fare colpo su squadre di un certo livello. Adesso Kouamé sta dimostrando sul campo che non erano solo promesse: il mondo del calcio lo guarda con occhi diversi. Ma non ascoltiamo le sirene, adesso sono solo chiacchiere e il nostro compito è anche proteggere il ragazzo: deve allenarsi sereno. Cittadella è un ambiente perfetto, a misura d'uomo e con un gruppo che lo coccola e lo aiuta".

Quindi il Cittadella si terrà stretto il suo gioiellino? "Se ne parlerà solo a fine mercato, e per avere certe offerte anche Christian sa benissimo che bisogna fare partite come quella di ieri sempre. L'anno scorso aveva fatto intuire i suoi mezzi, poi l'infortunio al piede ha interrotto il suo processo di crescita. Adesso il ragazzo sta bene, sta giocando con regolarità e mi auguro che si concentri sul campo. Non deve dare attenzione alle 'cavolate', ma lui ha la testa e le capacità per farlo".

Fisico,tecnica e la testa giusta, il futuro di Kouamé pare già scritto: "Anche i compagni gli vogliono bene perché è un ragazzo positivo e allegro, che vive il calcio con lo spirito richiesto. Dopo la doppietta di ieri, stamattina era già concentrato sulla prossima gara, come se non fosse successo nulla. Questa gioia che ha di giocare a calcio, di presentarsi sempre all'allenamento con il sorriso, sarà la sua arma più importante per il futuro". Piccoli Drogba crescono... o Asprilla? Solo il tempo lo dirà.



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