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Data: 20/03/2017 -

Dieci minuti in meno, dieci punti in più: la folle equazione del Crotone

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Dieci minuti in meno, dieci punti in più: è questa la folle equazione del Crotone, che nel corso del campionato ha visto sfumare in troppe occasioni la possibilità di fare risultato nei finali di partita. L’ultima proprio ieri, con Kalinic che al novantesimo ha trovato il gol vittoria allo Scida. Se le partite durassero 80 minuti, i calabresi però sarebbero quartultimi, a due punti sulla zona retrocessione, e quindi in piena corsa per la salvezza. L’Empoli, in questo caso, si vedrebbe sorpassato e al diciottesimo posto.

I 14 punti accumulati sinora, così, diventerebbero 24 e varrebbero la permanenza in Serie A. Gli auspici non sono stati dei migliori, in questo senso, per il Crotone. E’ nel segno della beffa, infatti, che è cominciato il campionato per i rossoblu: il Bologna, alla prima giornata, ha avuto la meglio soltanto all’86’. Il Sassuolo, negli ultimi dieci minuti, era addirittura riuscito a capovolgere lo svantaggio iniziale e vincere 2-1 con le reti di Sensi e Iemmello. Con la Fiorentina, conto aperto: anche all’andata i viola agguantarono il pari nel finale con Astori, che negò la clamorosa impresa al Franchi dei calabresi. La doppietta di Belotti (80’ e 89’) garantì la vittoria al Torino, mentre Lapadula evitò il peggio trovando il gol vittoria per il Milan nel 2-1 di San Siro. Un rigore di Immobile e il pallonetto di Kalinic di quest’ultima giornata chiudono la serie di sfortunati eventi. Per un totale di nove reti incassate negli ultimi dieci minuti. Un aspetto, questo, che esaspera una stagione di per sé già complessa.

La tenuta difensiva della squadra, peraltro, sarebbe da salvezza (17° per gol subiti con 49, uno in più del Torino), ma i problemi maggiori arrivano dalla poca prolificità dell’attacco, fermo a quota 21 reti, che lo inchioda come seconda peggior produzione offensiva del campionato. Dati che sottolineano, ad ogni modo, la voglia di rimanere in Serie A del Crotone, capace di prestazioni solide contro le grandi squadre e di rendere ostico per gli avversari ogni incontro disputato in casa. Almeno fino all’80’.



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