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Data: 23/12/2016 -

Da spendere a saper spendere: la nuova vita del Chelsea, re delle cessioni in Inghilterra

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Può la squadra di proprietà del 151° uomo più ricco del mondo, essere la regina delle cessioni nel campionato d’appartenenza? La risposta è, logicamente, sì: nessuno, infatti, ha saputo ricavare di più dai trasferimenti dei propri giocatori negli ultimi tre anni, in Inghilterra, come il Chelsea di Roman Abramovich. Un dato che si è concretizzato soltanto oggi, con l’ufficialità della cessione di Oscar in Cina. E che, effettivamente, stride con la politica societaria nei primi anni della gestione russa del club, che vide i Blues tornare a vincere e imporsi in Premier League ma anche in Europa, contribuendo in maniera sensibile ad accrescere il fascino del calcio inglese.

Da spendere a saper spendere, insomma, con una cura particolare ai talenti prodotti dal vivaio, la vera fonte inesauribile di guadagni da questo punto di vista. Negli ultimi anni, nessuna mossa sbagliata sotto questo aspetto. E le plusvalenze non sono tardate ad arrivare. Sono circa 380 i milioni di euro incassati dal Chelsea da gennaio 2014 ad oggi, grazie a delle cessioni da urlo. In queste sei sessioni (e mezzo) di mercato, vi abbiamo proposto i migliori e più remunerativi dieci affari conclusi dalla dirigenza londinese.

N.B.: Le cifre sono calcolate in euro al cambio attuale con la sterlina.

10) Cech all’Arsenal, luglio 2015, 12 milioni.

9) Filipe Luiz all’Atletico Madrid, luglio 2015, 13 milioni.

8) Salah alla Roma, agosto 2016, 17,5 milioni.

7) De Bruyne al Wolfsburg, gennaio 2014, 20 milioni.

6) Schürrle al Wolfsburg, febbraio 2015, 26,5 milioni.

5) Ramires allo Jiangsu Suning, gennaio 2016, 30 milioni.

4) Lukaku all’Everton, luglio 2014, 33,5 milioni.

3) Mata al Manchester United, gennaio 2014, 44,5 milioni.

2) David Luiz al Paris Saint-Germain, luglio 2014, 60 milioni.

1) Oscar allo Shangai SIPG, dicembre 2016, 62 milioni.

Senza contare le cessioni di Ba, Bertrand, Thorgan Hazard, Perica (all’Udinese) e Marin, che hanno contribuito insieme a tanti altri affari minori a costituire questa cifra. E a gennaio ce ne potrebbero essere altre, dopo le indicazioni di Antonio Conte, che ha visto diversi esuberi in rosa. Un altro fattore da considerare è il valore piuttosto basso di diverse cessioni, come quelle di De Bruyne, rivenduto a cifre astronomiche dal Wolfsburg, e di Lukaku, che avrebbero potuto accrescere la somma delle entrate. Poco male, comunque: al Chelsea gli introiti non mancano mai di questi tempi.



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