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Data: 21/02/2017 -

Chievo, parla Maran. Da Allegri al Napoli, dalla Fiorentina al presidente Campedelli. E domenica il Pescara: "Squadra galvanizzata"​

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Trentadue punti e undicesimo posto in classifica. E' il Chievo di Rolando Maran che, passeggiando dall'Arena e per le vie di una Verona by night ha rilasciato un'intervista a Sky durante il programma L'Originale. Tanti i temi affrontati, a partire da delle considerazioni su alcuni allenatori impegnati stasera in Champions League, Simeone, Guardiola e Jardim: "Allenatori che hanno confermato tutto con i risultati. Vanno stimati tutti, hanno caratteristiche diverse ma riescono a dare un’identità forte alle loro squadre. Un allenatore straniero a cui mi sono ispirato? Mi è capitato di vedere Benitez, un po’ Villas Boas e poi ho avuto la fortuna di avere poco tempo a disposizione per vedere altri lavorare".

Spazio poi al tema legato all’esclusione di Bonucci in Champions da parte di Allegri, amico dello stesso Maran: "Un allenatore molte volte deve prendere delle decisioni anche difficili. Ma ci sono dei momenti in cui devi dare un segnale e probabilmente per lui, questo era il momento giusto. Se l’ha fatto, l’ha fatto a ragion veduta. Max si distingue anche per l’equilibrio. E’ arrivato alla decisione che ha ritenuto giusta. Io? Mi è capitato di avere delle situazioni simili da dover gestire. Non vale una regola precisa, devi capire dove sei arrivato perché alcune situazioni si sistemano da sole. Si fa un’auto-ammenda a volte e il giocatore capisce che è stata un’esternazione d’istinto. Un allenatore non può far mancare il rispetto nella squadra. E ci possono essere casi in cui si prendono delle decisioni che non volevi prendere".

Maran era stato accostato anche alla Fiorentina: "Io faccio l’allenatore del Chievo. Col presidente Campedelli c’è stima e amicizia reciproca. Ci siamo un po’ di tempo l’anno scorso perché volevo ripartire col piede giusto. Quello che accadrà, vedremo… Campedelli è un presidente che tanti vorrebbero avere perché ti fa lavorare nel migliore dei modi". Domenica scorsa il suo Chievo ha perso 3-1 contro il Napoli in casa: "L’ho visto bene. Ma delle nostre è quella in cui abbiamo sofferto meno. Tensione? No, anzi certe volte alcune dinamiche possono stimolare la squadra. Delle volte il crearsi un nemico ti aiuta a trovare quelle energie mentali per superare alcuni momenti. L’importanza del senso di appartenenza alla squadra? E’ molto importante. Quando hai una squadra hai costruito già un bel po’ dal punto di vista morale se riesci a costruire questa tua ossatura di giocatori con senso d’appartenenza. E’ più facile andare a ottenere risultati duraturi". Chiusura sulla prossima sfida di campionato, contro il Pescara di Zeman: "Troviamo una squadra galvanizzata, nel loro momento migliore. Ma noi vogliamo tornare subito a far punti”.

Tags: Chievo



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