"The last match". Una storia lunga 47 anni per lo stadio Sant'Elia, che oggi chiude il sipario, almeno per quanto riguarda le gare ufficiali. Grande entusiasmo, il pubblico lo veste del suo abito migliore: 12 e 225 amici hanno risposto all'invito. C'è la fila in Curva Nord, come negli altri settori, nonostante la bellissima giornata di sole invitasse tutti ad andare nel vicinissimo Poetto. E dentro gli spalti sono il solito spettacolo di cori e colori, rigorosamente rossoblù.
"Il Sant'Elia è stato per tanti anni il nostro 'lusso', perché uno stadio da 70.000 posti in pochi potevano permetterselo" ha raccontato Riva ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. Adesso la capienza attuale è ridotta a 16 mila posti, il famoso Sant'Elia Matrioska, che tuttavia oggi ha fatto sentire, come sempre, il suo ruggito. Come fece quel 12 settembre 1970, giorno della prima, con campionissimi come Gigi Riva e Enrico Albertosi attori del rotondo 4 a 1 alla Massese: "Giocare davanti a 70 mila persone non è come giocare negli 'stadietti' da 20-30 mila..." ha proseguito Riva.
Oggi la gara è finita due a uno: reti di Joao Pedro e Lapadula e gol decisivo di Fabio Pisacane, un segno del destino. Come la prestazione superlativa del giovanissimo Luca Crosta, portiere classe '98 proprio di scuola Milan. Il diciannovenne si è permesso anche il lusso di parare un rigore a Carlos Bacca. Chissà, magari il Sant'Elia è riuscito a fare l'ultimo regalo ai suoi tifosi e a lanciare una nuova stella. Qui non sono mancate. Da Riva e Albertosi, a Zola, Nainggolan e Borriello. Poi gli avversari... Da Pelè e Maradona, a Mazzola e Rivera, senza dimenticare Platini, Baggio, Del Piero e Totti. Ma Cagliari-Milan non sarà l'ultimo atto. Il primo giugno è in programma la partita d'addio, il "last match" vero e proprio, con tanti campioni rossoblù in campo.
