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Data: 22/10/2017 -

Antonini: "Normale attendersi un Milan in difficoltà: squadra completamente nuova, non avrei cambiato così tanto"

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Una vita in rossonero, 25 stagioni sotto contratto, dai 6 ai 31 anni. Carriera condita da uno scudetto, e due annate al Genoa che lo hanno reso uno degli ultimi idoli del tifo rossoblù, per le prestazioni in campo e l’impegno in città ai tempi dell’alluvione del 2014. Oggi Luca Antonini ha iniziato la sua seconda carriera, da agente. Milan-Genoa rimane la sua partita e in un'intervista rilasciata a TuttoSport, parla del momento delle due squadre: "Cambiando molto, se non tutto, dalla società ai giocatori, era normale attendersi Milan del genere. Magari si poteva ipotizzare qualche punto in più, ma era lecito aspettarsi delle difficoltà nell’assembleare una squadra completamente nuova".

Sul mercato fatto in estate: "Onestamente non avrei cambiato così tanto, avrei preso solo quattro, cinque titolari, investendo su giocatori più pronti. Il Milan ha preso tanti giovani di prospettiva e calciatori dall’estero, tutti elementi di qualità, ma che necessitano di tempo per capire la Serie A e cosa vuole dire giocare nel Milan". Poi sul modulo: "Io avrei insistito sul 4-3-3, perché in questa squadra non può mai mancare un giocatore come Suso, uno che fa la differenza, soprattutto da ala nel 4-3-3. Secondo me, una volta infortunatosi Conti, esterno perfetto per giocare col 3-5-2, il Milan doveva puntare su un sistema collaudato, che la passata stagione ha portato ottimi risultati. Io giocherei con la difesa a quattro, con Abate o Calabria terzino destro, ed eventualmente valuterei se provare il 4-2-3-1 con Suso, Calhanoglu e Bonaventura alle spalle di Kalinic".

Per rialzarsi serve una scossa: "La mentalità che mi aspetto dai giocatori del Milan deve essere quella di Cutrone. Sta dando tutto per la maglia, si vede che ha nel Dna lo spirito rossonero. E anche Borini, seppur in un ruolo non suo, sta dando moltissimo. Comunque il Milan deve ricordare che ha già vissuto una situazione simile nell’estate del 2012. Quell’estate andarono via Thiago Silva e Ibrahimovic, mentre terminò l’avventura di molti senatori come Nesta, Zambrotta, Gattuso, Seedorf e Inzaghi. Ripartimmo con cinque, sei titolari differenti, alcuni giocatori nuovi, ma con lo stesso allenatore, Allegri. Nelle prime otto giornate arrivarono cinque sconfitte e polemiche a non finire. Però tutti rimasero compatti e alla nona giornata, come oggi, il Milan vinse 1-0 contro il Genoa a San Siro e iniziò una lunga cavalcata che lo portò al terzo posto finale. Ecco, bisogna guardare al passato e pensare che la stagione è tutt’altro che finita".

Uno sguardo anche al Genoa: "Sì sono sbloccati domenica, anche se ho visto male il Cagliari, tant’è che ha cambiato allenatore. Il Genoa ha giocato bene, ci ha creduto e ha sfruttato le occasioni. E’ arrivata la classica botta di morale, la squadra vale più dei 5 punti in classifica. Spero che il rientro di Izzo e Lapadula aiuti a migliorare, tutti, tifosi, società e giocatori, meritano un campionato tranquillo".



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