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Data: 02/03/2017 -

Aiace Telamonio, la capra Hennes, il Baciccia, la Lupa e l'opera di Muggiani: ecco la top 21 dei loghi più belli del mondo

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Dall'Olanda al Ghana, passando per Thailandia, Cina, Russia e Svizzera. E poi Germania, Messico, Inghilterra... fino ad arrivare in Argentina. Eccolo il giro del mondo in ottant... ehm no, in ventuno loghi, pensato e stilato dalla rivista britannica Four Four Two. Ventuno stemmi, altrettante storie, considerati i più belli del mondo. Il più bello di tutti? A guardare tutti dall'alto, undici linee. Undici come i giocatori in campo, nere su sfondo bianco a dare forma al profilo stilizzato di Aiace Telamonio, eroe greco dell’Iliade dal quale il 18 marzo del 1900 ad Amsterdam l'Ajax ha preso il nome.

Secondo gradino del podio per il carro nero su sfondo verde smeraldo, con tanto di 'autista' intento a gestire un cavallo infuriato alle prese con un pallone, del Lampang FC. Club semi professionistico della provincia di Lampang impegnato nella Thai Division 1 League, e capace in questa speciale competizione di piazzarsi quasi davanti a tutti. Dalla Thailandia alla Germania, terzo gradino del podio per Hennes, la capra più famosa della Bundesliga: basta fare un giro dalle parti del Rhein Energie Stadion di Colonia per capire il perché. Emblema dell'FC Koln, squadra della splendida città del land Nordrhein-Westfalen, Hennes (come Weisweiler, ex allenatore del club e profeta di un calcio iper-offensivo) diventò simbolo del club nel 1950, con un gruppo di circensi che, subito dopo la nascita del club, decise di donarla come portafortuna, facendola diventare così la mascotte indiscussa degli Effzeh.

Olanda, Thailandia e Germania. E l'Italia? Dopo il riconoscimento da parte della rivista francese So Foot di maglia più bella d'Europa, ecco arrivare quello di quarto stemma calcistico più bello del mondo, il più bello d'Italia, per la Sampdoria del presidente Massimo Ferrero. È infatti il baciccia blucerchiato ad occupare la quarta posizione della particolare classifica di Four Four Two. Sagoma stilizzata di un tipico pescatore genovese, un lupo di mare con berretto, con pipa alla bocca e tanto di nome: Baciccia, che sta per Giovanni Battista, santo patrono del capoluogo ligure. 'Bachicha' per argentini, cileni ed uruguaiani, così come venivano chiamati i tanti italiani emigrati in Sudamerica tra Ottocento e Novecento. "Non solo la maglia più bella d'Europa, secondo 'Four Four Two' la Sampdoria ha il quarto stemma calcistico più bello del mondo. Thanks!" il tweet del club a ringraziare la redazione di oltremanica per aver scelto come uno degli stemmi più belli del mondo quel Baciccia che a qualcuno ricorda tanto il profilo di 2D dei Gorillaz.

Non solo la Sampdoria però a tenere alta la bandiera dell'Italia nella classifica dei loghi più belli del mondo: quattordicesimo posto per la Roma di Totti. "Questo famoso stemma ha tutto: l’originalità, la storia, il seno della lupa… anche la forma e il colore dello scudo sono perfetti...”, il commento di FFT. Terza ed ultima italiana in gara, con il 19esimo posto, l'Inter. Il primo stemma ufficiale nacque insieme alla società, nel 1908, ad opera del pittore Giorgio Muggiani, uno degli storici fondatori dell’Inter. Rotondeggiante, con le lettere F C I M, in bianco, intrecciate tra loro, su uno sfondo dorato, il tutto circondato da due cerchi concentrici, uno nero e uno azzurro, scelti proprio per segnare il distacco netto dai colori del Milan. Ma recentemente il logo ha subìto un nuovo restyling che comunque non si discosta troppo dalla tradizione: "Brand storico, che due anni fa ha subito un lieve ritocco che ha scalato nuove vette di pretenziosità. Le lettere sono intrecciate, lì dove i tentativi di altri club hanno creato scompigli", così FFT che lo promuove tra i più belli.

Storie lontane di come un simbolo sia diventato lo stemma di una squadra di calcio; un disegno che accompagna un club in ogni partita. Riconoscibile, inconfondibile. A ognuno il suo. Dalla carrozza dei thailandesi del Lampang che ha conquistato la medaglia d'argento in questa speciale classifica, ai 'Leones Negros' dell'Universidad de Guadalajara, fino al leone di fuoco del Guangzhou, che campeggia sullo stemma del club cinese sotto la scritta 'The best forever'. E ancora il globo sopra ad un pallone del Birmingham, il gufo dell'Oldham, gli scoiattoli scozzesi del Kilmarnock, l'orso bianco del Gandzasar (che in armeno significa 'montagna del tesoro') e il porcospino dei ganesi dell'Asante Kotono. Tanti animali, come allegorie del 'carattere' di un club, oltre ai più celebri e conosciuti loghi di Liverpool, CSKA, Basilea, Cluj e il teschio molto 'piratesco' degli Orlando Pirates, appunto.

Ma una menzione speciale la merita quello dei Bohemians. Un canguro in Boemia, che razza di storia è? Bisogna tornare al 1927, quando la neonata Australian Soccer Association era in piena fase di promozione e voleva invitare lì, nella terra dei canguri, una squadra europea per una tournée. Dopo tanti 'no', il coraggio di dire 'sì' lo trova solo l'AFK Vrsovice che cambierà nome proprio in Bohemians per far sì che i tifosi 'aussie' si facciano un'idea della loro provenienza. E che successo ebbe quella tournée! Tanto che la Federazione australiana omaggiò la squadra ceca con un regalo storico: due canguri. Vivi, in carne ed ossa. Havlin, giocatore dei Bohemians, decise di prendersene cura personalmente poi li affidò allo zoo di Praga. Ecco perché sul loro stemma campeggia un canguro e perché i giocatori del club ceco divennero per tutti i 'klokani' (canguri, in ceco).

Ecco la classifica completa:

1Ajax

2. Lampang Fc

3. Colonia

4. SAMPDORIA

5. Universidad de Guadalajara

6. Guangzhou Evergrande

7. Birmingham City

8. CSKA Mosca

9. Basilea

10. Liverpool

11. Oldham Athletic

12. CFR Cluj

13. Kilmarnock

14. AS ROMA

15. Chornomorets Odesa

16. Orlando Pirates

17. Gandzasar Kapan

18. Bohemians 1905

19. FC INTERNAZIONALE

20. Boca Juniors

21. Asante Kotoko

di Marco Bovicelli e Guendalina Galdi



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